Disturbi alimentari

Patologie

Cosa sono i disturbi alimentari?

I disturbi alimentari rappresentano una serie di problematiche complesse che coinvolgono il rapporto con il cibo, il corpo e la propria identità. Questi disturbi non riguardano esclusivamente l’alimentazione, ma toccano anche aspetti emotivi, psicologici e sociali, influenzando profondamente la qualità della vita. Chi ne soffre spesso vive un conflitto interiore legato al controllo, alla percezione di sé e al bisogno di conformarsi a standard irrealistici. Tra i disturbi alimentari più comuni troviamo:

  • Anoressia nervosa: caratterizzata da una restrizione alimentare estrema e una paura intensa di ingrassare, spesso accompagnata da una percezione distorta del proprio corpo.
  • Bulimia nervosa: contraddistinta da episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori come vomito, digiuno o esercizio fisico eccessivo.
  • Binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata): simile alla bulimia, ma senza comportamenti compensatori, con episodi di abbuffate che portano a sensi di colpa e disagio.

I disturbi alimentari possono manifestarsi in diverse fasce di età e non riguardano esclusivamente le donne, anche se la prevalenza è maggiore nel genere femminile.

Disturbi alimentari Pavia - Dr.ssa Paola Maggi

I segnali da non sottovalutare

Riconoscere i disturbi alimentari nelle prime fasi è fondamentale per intervenire in modo tempestivo e prevenire complicazioni più gravi. Spesso i segnali sono sottili e possono passare inosservati. Tuttavia, è importante prestare attenzione a:

  • Ossessione per il peso e la forma fisica: chi soffre di disturbi alimentari tende a pesarsi frequentemente, temere l’aumento di peso e confrontarsi continuamente con gli altri.
  • Comportamenti alimentari rigidi: questi includono diete restrittive, eliminazione di interi gruppi alimentari, conteggio ossessivo delle calorie e rituali durante i pasti.
  • Sensazione di perdita di controllo: alcune persone sperimentano episodi di abbuffate, seguiti da sensi di colpa o vergogna, che rafforzano il ciclo del disturbo.
  • Isolamento sociale: spesso chi soffre di disturbi alimentari evita situazioni in cui il cibo è al centro, come cene o eventi conviviali, preferendo ritirarsi.
  • Segnali fisici: perdita o aumento di peso significativi, stanchezza cronica, capelli fragili, pelle secca, problemi gastrointestinali e, nel caso delle donne, alterazioni o scomparsa del ciclo mestruale.

Se uno o più di questi segnali sono presenti, è essenziale rivolgersi a uno specialista per un’analisi approfondita della situazione.

Le cause dei disturbi alimentari

I disturbi alimentari hanno origini multifattoriali, che combinano aspetti biologici, psicologici e ambientali. Tra le cause più comuni troviamo:

  • Fattori psicologici: bassa autostima, perfezionismo, difficoltà nella gestione delle emozioni o traumi pregressi.
  • Influenza sociale: la pressione culturale a raggiungere determinati standard estetici, spesso irrealistici, può avere un impatto significativo, soprattutto attraverso i social media.
  • Fattori biologici: alcune ricerche suggeriscono che la predisposizione genetica e gli squilibri neurochimici possano influire sull’insorgenza dei disturbi alimentari.
  • Relazioni familiari: dinamiche familiari problematiche o aspettative elevate possono contribuire allo sviluppo del disturbo.

Comprendere le cause è fondamentale per personalizzare il trattamento e affrontare ogni aspetto del problema.

L'importanza di chiedere aiuto

Affrontare un disturbo alimentare può sembrare un percorso difficile e spesso chi ne soffre prova sentimenti di vergogna o paura nel chiedere aiuto. Tuttavia, il supporto di uno psicologo rappresenta un passo cruciale per ritrovare il benessere.
Uno specialista può aiutare a:

  • Riconoscere il problema: molte persone non si rendono pienamente conto dell’impatto che il disturbo ha sulla loro vita. Uno psicologo aiuta a comprendere la natura del problema.
  • Ristabilire un rapporto sano con il cibo: attraverso tecniche personalizzate, è possibile imparare a vivere il cibo non come una minaccia, ma come una fonte di energia e benessere.
  • Affrontare le emozioni sottostanti: spesso i disturbi alimentari sono sintomo di difficoltà emotive più profonde. La terapia permette di esplorarle e gestirle in modo efficace.
  • Migliorare l’autostima: lavorare sull’immagine di sé è essenziale per rompere il ciclo di comportamenti autolesionistici e costruire un’identità più forte e positiva.

Il percorso verso il benessere

Superare un disturbo alimentare richiede tempo, pazienza e il giusto supporto. Il trattamento è spesso multidisciplinare e può includere:

  • Psicoterapia individuale: per lavorare su emozioni, pensieri e comportamenti legati al cibo e al corpo.
  • Supporto nutrizionale: collaborare con un nutrizionista aiuta a ristabilire un’alimentazione equilibrata e a recuperare il peso ideale.
  • Gruppi di supporto: condividere esperienze con chi vive situazioni simili può essere fonte di incoraggiamento e motivazione.

Ogni percorso è unico, ma con il giusto sostegno è possibile ritrovare un equilibrio e migliorare la qualità della propria vita.

I disturbi alimentari sono una sfida complessa, ma non insormontabile.
Affrontare il problema insieme può fare la differenza e rappresentare il primo passo verso una vita più serena.

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Dott.ssa Paola Maggi - Psicologa Psicoterapeuta Pavia

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